Teatro dei Sassi
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presentano

Di pietra fragile
(De pierre fragile)

di Tahar Ben Jelloun
regia Massimo Lanzetta
musiche Rocco De Rosa
traduzione Egi Volterrani

con
Luciana Paolicelli, Rita Felicetti, Giovanna Staffieri, Antonella Mazzei,
Adriana Uricchio, Nadia Casamassima
e le voci di:
Jasmine Sannino, Maria Pia De Vito, Laura Pucci, Daniela Tomaselli
Istallazioni Cico Bruno, Silvio Signore
Sculture di Dario Carmentano
Consulenza per l’immagine Paolo Baroni

Ipogei di Piazza Vittorio Veneto
A cura di Andrea Porcheddu

Un viaggo nel ventre antico e segreto di Matera, nelle memorie e nelle suggestioni della pietra .
‘Di pietra fragile’ è un canto poetico al deserto, alla pietra, alla donna, all’amore, alle origini stesse dell’uomo.
Basato su testi originali e inediti dello scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun – donate per l’occasione dall’autore, con le musiche create dal compositore Rocco De Rosa, e diretto da Massimo Lanzetta, regista della compagnia ‘Teatro dei Sassi’ di Matera, l’azione teatrale conduce lo spettatore nelle profondità della terra, di fronte alla verità, alla semplicità, al passato dell’umanità. I versi poetici di Ben Jelloun, la sensibilità creativa delle musiche di De Rosa, la presenza viva e vivificante delle donne-attrici, immagini forti e vitali, contribuiscono a creare uno spettacolo unico nella millenaria città dei Sassi.
Lo spettacolo è stato già rappresentato con successo nei giorni 29, 30 ottobre 1998 in uno spazio sotterraneo molto particolare e suggestivo: una cisterna situata negli ipogei sottostanti la Piazza Vittorio Veneto di Matera. E’ stato il luogo il punto di partenza poetico del progetto. A partire da esso Massimo Lanzetta ha strutturato un’azione teatrale che dialoga profondamente con gli elementi naturali che lo compongono: acqua, tufo, buio, luce, echi, risonanze, anfratti.

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